Le avarie condizionano la regata di Mascalzone Latino contro Synergy

Le avarie condizionano la regata di Mascalzone Latino contro Synergy
Dubai, 15 11 2010

Un’altra giornata tesa nelle acque di Dubai per il Mascalzone Latino Audi Team, che perde l’unico match disputato contro Synergy, causa l'improvvisa apertura di un moschettone difettoso della drizza del gennaker.

La terza regata del Louis Vuitton Trophy Dubai era iniziata con un duello molto intenso già nelle fasi di pre-partenza, in cui il team russo aveva ricevuto una penalità per aver toccato le aste che prolungano la poppa di Mascalzone Latino Audi Team. Dopo aver tagliato la linea molto vicini e aver mantenuto, a tratti, qualche metro di vantaggio, gli uomini di Gavin Brady (NZL) hanno accumulato un leggero ritardo nei primi bordi, salito, nel corso della poppa, a quattro lunghezze.

Ma, con la seconda bolina, i Mascalzoni avevano contenuto i danni inseguendo da vicino gli avversari, che avevano comunque una penalità da scontare. In prossimità della terza boa del percorso Synergy ha scelto di effettuare il 360° (un giro su se stessi come previsto da regolamento), nonostante fosse molto rischioso perchè tra sé e l'avversario non vi era una distanza così rassicurante per poter essere certi di riuscire a tenere la leadership.Una valutazione rivelatasi presto imprudente, in quanto Gavin Brady (NZL) era riuscito, con tempismo e precisione, ad infilare l’avversario sottovento appena prima di girare la boa. Una manovra spettacolare della barca armata da Vincenzo Onorato che aveva riaperto la regata.

Una vera prodezza che ha consentito di guadagnare un mini vantaggio di 3 secondi all’ultima “curva”, incrementatosi sensibilmente nei minuti successivi. Poi il fattaccio: gennaker in acqua e testa della corsa invertita. Un guasto meccanico, nessuna responsabilità dell’equipaggio, ma l’esito della gara era a quel punto inevitabilmente compromesso, tanto che, pur ripresa la normale navigazione, i Mascalzoni hanno tagliato la linea del traguardo con 1 minuto e 14 secondi ritardo.

Mascalzoni sfortunati, ma anche inefficienza dei mezzi messi a disposizione. Su NZL – 84, barca assegnata al team di Onorato per la regata contro Synergy, oggi si sono rotte dapprima le trasmissioni dei winch costringendo da una parte l'equipaggio, principalmente i grinder, ad uno sforzo mostruoso e dall'altra limitando di molto le opzioni strategiche perchè impossibilitati a manovrare agevolmente.

A questo è seguito l'improvvisa apertura del moschettone della drizza gennaker che, secondo Mascalzone Latino, era difettoso e ha compromesso del tutto l'esito della regata.

Nella giornata di domani, condizioni meteo permettendo, Mascalzone Latino a bordo di USA – 87 dovrà vedersela nel primo e secondo volo con i franco-tedeschi di All4One.

Mentre nel terzo volo in programma, che non è altro che il “ritorno” che non si è potuto disputare oggi, Mascalzone sarà nuovamente contrapposto a Synergy. In questo match la barca assegnata è nuovamente una kiwi, la NZL – 84.

Primo match previsto per le ore 13.00 (ora locale), le 10.00 in Italia.

Dichiarazioni del giorno:

Paul “Flipper” Westlake, randista di Mascalzone Latino Audi Team
“C’è molta azione ogni volta che Mascalzone Latino gareggia. Adesso le cose non si stanno mettendo bene per noi, ma sappiamo che stiamo navigando bene. Lo sport della vela è anche questo. Oggi abbiamo avuto un problema con la rottura delle trasmissioni dei winch proprio sulla linea di partenza: un fatto che ci ha reso difficile essere aggressivi in bolina e in poppa. E poi l'improvvisa apertura del moschettone. Non era mai successo prima e nessuno sa il perché. E' stata una giornata dura.”

“C’è da dire che a causa del nostro problema con i winch non eravamo capaci di virare e strambare in modo efficace. Come risultato, Synergy, nella secondo bolina, è riuscito ad aumentare il suo vantaggio e all’ultima boa al vento ha ritenuto di avere un margine sufficiente per scontare lì la penalità senza farsi sorpassare. Ci ha provato, ma noi abbiamo fatto un ottimo lavoro e, poco prima della boa, lo abbiamo passato da sottovento. Tenete conto che, con il nostro winch rotto, avevamo solo una possibilità in boa, cioè fare una “sandokan”.

“La forza del nostro equipaggio la si vede in giornate come oggi, quando a bordo qualcosa non va. Teoricamente abbiamo previsto delle speciali procedure di riparazione. In realtà noi non le pratichiamo, ma siamo un equipaggio di gente esperta che se la sa cavare In ogni caso, non è possibile spingere queste barche al 100%.”

Riferendosi alle avarie subite Flipper dice: “I winch si sono rotti nell’ultima virata prima della partenza. Per la drizza, invece, non siamo pienamente sicuri di cosa sia successo. Durante una strambata lo spi si è gonfiato ed è venuto improvvisamente venuto giù. Per qualche motivo il moschettone si è aperto, ma non lo era sicuramente nei tre minuti precedenti.”


Paul Westlake
conclude dicendo:

Ad oggi il bilancio delle regate non è ancora positivo. Guardando i punti che abbiamo raccolto, non siamo ben messi. Ciò nonostante, non c'è assolutamente nessun problema a bordo, per questo siamo molto fiduciosi. Nelle ultime due gare eravamo, per motivi diversi, costretti ad inseguire. Oggi, al momento che abbiamo raggiunto la seconda boa di bolina, eravamo riusciti a raggiungere Synergy. Ci sentiamo davvero bene come team, e posso assicurare che è stato molto motivante nella regata odierna riuscire, ancora una volta, a riprendere l'avversario. È solo il secondo giorno ed è un round robin lungo.”