Mascalzone Latino entra nella storia, Fabio Cannavaro il 18mo uomo di domani

Mascalzone Latino entra nella storia, Fabio Cannavaro il 18mo uomo di domani
Dubai, 25 11 2010

L’ex capitano della Nazionale italiana Campione del Mondo 2006, Fabio Cannavaro, tornerà domani a bordo di Mascalzone Latino Audi Team nel primo match delle semifinali del Louis Vuitton Trophy Dubai. Napoletano di origine come Vincenzo Onorato, e già diciottesimo a bordo di Mascalzone Latino nelle tappe di avvicinamento alla 32ma America’s Cup, Cannavaro è amico storico del team e si trova dallo scorso giugno negli Emirati Arabi per giocare come difensore, e capitano, nell’Al-Ahli Club, una squadra del più alto campionato professionistico degli Emirati Arabi Uniti.

Intanto oggi nelle acque prospicienti la rivoluzionaria Palm Island, in regime di ariette leggerissime, si è conclusa l’unica giornata dedicata alle regate di flotta in programma al Louis Vuitton Trophy Dubai, che è stata dominata da Mascalzone Latino Audi Team. Mica per dire, alla lettera. Pur trattandosi di una serie pensata per lo spettacolo, del tutto ininfluente ai fini della classifica dell’evento, la voracità di un asso della vela come Gavin Brady (NZL) è subito emersa sin dal primo start. Con un colpo da maestro nella partenza, dove per scelta degli organizzatori si sono presentate quattro team alla volta, i Mascalzoni hanno scelto di partire sul pin, “mangiandosi” con una grande manovra due avversari, Emirates Team New Zealand e All4One, subito svantaggiati e dietro agli italiani di 150 metri già alla prima boa.

L’altra manche disputata dai Mascalzoni, la terza e ultima della giornata, è stata decisamente più tranquilla ma non per questo Mascalzone Latino ha rinunciato a combattere: dopo i primi giorni a fase alterne, l’equipaggio italiano non era sazio di vittorie. Per cui, di nuovo, l’equipaggio che porta i colori del Club Nautico di Roma ha espresso al meglio le sue potenzialità. Dopo aver atteso il momento giusto per assaltare il primo sulla linea di partenza, Artemis, a tre quarti della prima bolina la strategia di Morgan Larson (USA) iniziava a pagare e il Virtual Eye segnalava già la prua dei Mascalzoni in vantaggio. Da lì una costante crescita e un salto di vento sfruttato nel migliore dei modi ha chiuso ancora la storia della regata con grande anticipo. Brady superava infatti la prima boa con quasi un minuto di vantaggio, aumentato notevolmente sul traguardo.

È così che Mascalzone Latino entra nella storia. Era il 1991 quando il leggendario Moro di Venezia di Raul Gardini con Paul Cayard (USA) come skipper e timoniere vinceva, a San Diego, in California, il primo Campionato del Mondo classe ACC. Anche in quell'occasione si trattava di regate di flotta. Ed oggi, nell'ultima occasione per vedere gli ACC V5 in una regata di flotta, a 19 anni di distanza, è stato nuovamente un team italiano, proprio quello di Vincenzo Onorato, ad imporsi su tutti. Un ciclo che rimarrà negli annali per essere stato aperto e chiuso da due vittorie italiane.

Nella conferenza stampa al termine della giornata BMW ORACLE Racing ha scelto come avversario per le semifinali di domani il team franco-tedesco All4One, pertanto Mascalzone Latino Audi Team dovrà vedersela, al meglio delle tre regate, contro Emirates Team New Zealand. 

Flavio Favini (ITA), stratega di Mascalzone Latino Audi Team ha così commentato la giornata odierna:
"Oggi per noi è stato un altro grande giorno. Anche se c'era poco vento, abbiamo fatto ottime partenze, andando, in entrambe le regate, dalla parte giusta. Sicuramente abbiamo avuto una giornata migliore degli altri e speriamo di fare bene anche domani. Nella prima prova abbiamo fatto un' ottima partenza, mentre nella seconda la discriminante è stata una grande intuizione nel primo bordo. Ma il campo non presentava le stesse condizioni: nel volo numero uno c'era più aria a sinistra, si vedeva abbastanza bene. E, indubbiamente, è stato eccezionale Gavin a partire bene in boa. Da lì possiamo dire di aver fatto quello che volevamo!”

Favini prosegue dicendo: “Nella seconda gara l'aria sembrava invece più "centrale". Pur non tagliando primi, siamo riusciti a non partire male: e anche se ci siamo presentati sullo start con mura a sinistra, abbiamo trovato il buco giusto che ci ha permesso di andare subito per la nostra strada. Alla fine si è rivelato migliore il lato destro, come avevamo intuito, e il salto che c'è stato, al contrario di Artemis, è arrivato a pennello e noi l'abbiamo potuto sfruttare al cento per cento.”

Flavio conclude dicendo: “In giornate con aria a macchie come oggi non basta la tattica, deve anche andare dritta: si, c'è stata anche un pizzico di fortuna, ma per vincere bisogna comunque fare più che sul serio, altrimenti certo non si arriva davanti a questa flotta, di altissimo livello, dove a nessuno piace arrivare dietro. In definitiva: è stato bello, ci siamo divertiti tanto. E domani si torna a fare match race."