Per soli 9" Mascalzone Latino perde la leadership tra gli IRC alla Rolex Middle Sea Race 2015

Per soli 9" Mascalzone Latino perde la leadership tra gli IRC alla Rolex Middle Sea Race 2015
21 10 2015

Ieri a Malta, trascorso da poco mezzanotte, per l’esattezza erano le 00.24, il Cookson 50 Mascalzone Latino, ITA 14909, ha tagliato la linea del traguardo della 36ma edizione della Middle Sea Race dopo 3 giorni, 12 ore, 4 minuti e 30 secondi.

Il 50 piedi di Vincenzo Onorato è stata l’ottava barca, tra i 109 monoscafi, ad arrivare al traguardo. Il suo rivale diretto di tutta la regata, B2 di Michele Galli, un IRC 52 progettato da Botin & Partners e varato nel 2011, ha impiegato 3 giorni, 10 ore, 52 minuti e 1 secondo effettivi.

Secondo il calcolo in tempo compensato, mentre sono giunte all’arrivo ancora pochissime barche, i due scafi sono vicinissimi: dopo 606 miglia, 644 quelle effettivamente percorse da Mascalzone Latino e 649 da B2, la classifica generale provvisoria premia, per soli 9 secondi, quest’ultimo che è attualmente leader sia nella classe IRC 2 che IRC overall.

In testa sino al waypoint n°6, quello di Lampedusa, Mascalzone Latino ha lottato, senza lasciare nulla di intentato, dall’inizio alla fine della regata tenendo sempre d’occhio il suo principale avversario, B2, già vincitore della Rolex Middle Sea Race nel 2013.

I Mascalzoni sono comunque i vincitori virtuali, devono arrivare ancora diverse imbarcazioni, nella classifica Overall ORC, proprio davanti, ironia della sorta e non di 9’’ bensì di quasi due ore, a B2 di Michele Galli con un afterguard di prestigio coadiuvato da Francesco De Angelis.

Il contributo eccezionale che hanno dato questi uomini si è visto sin dai primi bordi, quando non è stato facile liberarsi dal groviglio della flotta di partenti e raggiungere la posizione e rotta ideali per il versante Est della Sicilia.

In realtà la salita verso Capo Passero si è poi concretizzata nel quinto posto assoluto fra gli IRC e terzo negli ORC, con B2 rispettivamente secondo e primo. L’interpretazione del secondo tratto nello Ionio è stata apparentemente più complessa: Mascalzone Latino aveva infatti superato Messina dodicesimo negli IRC e tredicesimo negli ORC ma era primo in entrambe le classificazioni in Classe 2: all’apice destro della Sicilia la prua di B2 era transitata solo 11 minuti prima in tempo reale ma poneva lo scafo di Michele Galli al secondo posto nella subcategoria di riferimento. 

Il terzo lato, molto corto, portava la flotta dallo Stretto a Stromboli: Mascalzone Latino era ancora davanti a B2 nella Classe 2 IRC e ancora dodicesimo overall, mentre fra gli ORC era leader in seconda categoria e decimo assoluto. 

Il quarto e più lungo segmento di regata, fino a Favignana, è iniziato di notte e finito quasi al tramonto ma ben 21 ore più tardi per i Mascalzoni, a quel punto primi overall negli ORC e secondi in IRC 2 e in assoluto, inseguendo ancora B2, più avanti di 2 ore e 40 minuti. Un tratto di mare lento che ha tuttavia rimescolato le carte al vertice anche in tempo reale: Momo ha sprecato il vantaggio di quasi 2 ore che aveva su Rambler a Stromboli ed è giunto alle Egadi con quasi 6 ore di ritardo, lasciando strada al più grande scafo di George David che, già ieri mattina, aveva festeggiato il miglior risultato cronometrico fra i monoscafi.

I lati 5 e 6 del percorso sono stati quasi un match race per Mascalzone Latino e B2, lo scafo di Michele Galli con Francesco De Angelis alla tattica: il sistema di tracciamento virtuale in tempo reale infatti ha registrato diversi cambi di leadership assoluta fra queste due imbarcazioni che, dalle Egadi in poi, sono state sempre vicine. Al Checkpoint 5 di Pantelleria, B2 infatti aveva girato davanti a Mascalzone Latino con circa 1 ora e 38 minuti di vantaggio (equivalenti a un’ora e tre minuti in tempo compensato). A Lampedusa, invece, Mascalzone Latino si trovava ancora dietro in tempo reale, ma di soli 37 minuti, con un distacco compensato di 33 minuti. 

Nell’ultimo lato, invece, B2 ha ripreso velocità e guadagnato una distanza che si è rivelata fatale per i Mascalzoni: l’orologio ufficiale della competizione, dopo 606 lunghe miglia, per B2 si è fermato con esattamente 1 ora, 12 minuti e 29 secondi di margine su ITA 14909.